Cosa possiamo ottenere con impianti e innesti?
Caso 1: Si è presenta alla mia attenzione una paziente con perdita di un elemento dentale per un trauma, suo figlio di 3 anni l’aveva colpita con un giocattolo.
Il danno estetico è considerato grave con perdita dell’incisivo centrale e di parte del tessuto osseo.
Terapia: dopo attenta valutazione del caso ed ascoltante le richieste della paziente, è stata eseguita ricostruzione ossea con posizionamento di un impianto. Questo il risultato finale dopo inserimento di corona protesica in ceramica integrale.
Caso 2: Paziente con mancanza dei due incisivi laterali superiori per agenesia (difetto genetico).
Terapia: Sono inseriti 2 impianti e corone in ceramica integrale nel rispetto dell’estetica e del margine gengivale
IMPIANTI E INNESTI
Il professor Per Ingvar Brånemark (Svezia),durante gli anni ’50 , scopre per caso l’eccezionale affinità del titanio per l’osso vivente (biocompatibilità del titanio).
Il concetto di biocompatibilità del titanio è nato
Il professor Brånemark sviluppa per le persone edentule una vite che rappresentava una sorta di radice artificiale destinata a sostenere una protesi dentaria.
Nei pazienti portatori di protesi mobili totali nella mandibola vennero inseriti degli impianti su cui poter costruire una protesi fissa.
A metà degli anni 80 il professor Brånemark rivela alla comunità scientifica internazionale i frutti del suo lavoro e delle sue sperimentazioni realizzati sia sull’animale che sull’uomo, con dei risultati che apparvero subito rivoluzionari per l’odontoiatria moderna.
Osteointegrazione
Il concetto di osteointegrazione è definito come un legame diretto tra l’osso e il titanio dell’impianto dentale, resistente alle forze della masticazione e duraturo nel tempo.
Gli impianti sono fatti quasi per la totalità titanio puro oppure esistono impianti in zirconio.
Rigetto dell’impianto
In passato l’uso di materiali non biocompatibili per la fabbricazione degli impianti aveva portato ad insuccessi con la formazione di una fibro integrazioni per cui l’impianto non si fissava all’osso questo concetto non è più attuale con i materiali moderni estremamente biocompatibili.
L’affidabilità del trattamento inplantare attuale non è più da dimostrare. La letteratura scientifica riporta un tasso di successi di più del 95% dopo 15 anni a livello mondiale.
La grande maggioranza degli impianti dentali adotta una forma cilindro conica simile ad una vite la superficie è resa ruvida dopo essere trattata con acidi o sabbiatura. La connessione della sovrastruttura protesica è realizzata con tecniche di fresatura del titanio ad altissima tecnologia.
Impianti ad inserzione assiale: questi impianti vengono inseriti longitudinalmente all’asse dentario dopo aver creato un alloggiamento nell’osso adatto alla lunghezza ed al diametro dell’impianto da inserire.
La presenza di un volume osseo adeguato al corretto inserimento dell’impianto permette di predire una durata a lungo termine della cura in atto
Conservazione dell’osso ed innesti ossei:
La ricostruzione dell’osso pre-implantare permette di ricostruire l’osso basale della mascella e della mandibola al fine di poter inserire un impianto nel giusto orientamento spaziale rispetto agli altri elementi dentali.
E’ molto importante durante l’estrazione di un dente mettere in atto tutte le tecniche necessarie per la conservazione delle creste ossee.
Estrazioni dentali non traumatiche
Oggi le estrazioni dentali devono essere eseguite con delicatezza ed in modo più atraumatico possibilie così da permettere una ricostruzione e riparazione dell’osso in modo naturale e mantenendo le caratteristiche adeguate questo per garantire al paziente l’inserimento di un impianto immediato nella stessa seduta o dopo che la ferita dell’estrazione sia guarita e riparata.
Maggiore funzionalità con gli impianti:
L’implantologia dentaria apporta una soluzione al problema della difficoltà masticatoria conseguenze alla perdita dei denti.
La mancanza di una corretta masticazione porta ad un deterioramento della digestione che si traduce in una diminuzione dell’assorbimento di vitamine, minerali, fibre alimentari e proteine e da un aumento di grasso e colesterolo.
Impianti dentali devono essere indolori, devono occupare una posizione comparabile alla dentizione naturale sia nella funzione che nell’estetica.
Impianti in titanio:
Il 99% degli impianti è costruito con titanio puro (grado 3-4) offrono una resistenza meccanica molto elevata alle forze masticatorie.
I fenomeni allergici sono estremamente rari ma resta un aLea da prendere in considerazione.
Impianti in zirconio:
Lo zirconio è preferito nei casi di alto valore estetico essendo di colore bianco e si adatta perfettamente al profilo gengivale così da ridurre il residuo grigio che a volte si nota con il titanio. La ceramica ha il vantaggio di avere una elasticità (modulo di Young ) molto vicina a quella dell’osso.
Impianti preservano il capitale osseo:
Se uno o più denti vengono a mancare l’osso non è più stimolato e quindi si riassorbe progressivamente anche se i pazienti possiedono una protesi mobile parziale.
L’inserimento di un impianto dentario permette di mantenere il livello dell’osso basale, perché le forze masticatorie stimolano le cellule attraverso l’impianto, e così l’osso non si riassorbe.
Inoltre gli impianti danno una sensazione di appartenenza, vuol dire che nella masticazione sono mantenute le percezioni di masticare come su una naturale naturale.
Impianti e sicurezza.
Impianti dentali hanno un’altissima affidabilità e durata nel tempo.
Gli studi internazionali in cui sono stati analizzati milioni di impianti, mostrano un livello di successo del 95% a 16 anni.
Nei rari casi di insuccesso si procede comunque all’inserimento di un nuovo impianto dopo qualche mese.